Itañolandia

¡La comunidad de los itañoles repartidos por el mundo! La comunità degli itagnoli sparsi per il mondo!

L’itagnolo c’è… ora c’ho bisogno delle prove!

Noi itagnoli siamo essere creativi per definizione quando siamo tra di noi. Amiamo trasformare, aggiungere, togliere, riproporre, estrapolare le parole in nostro possesso. E talvolta non stiamo lì a vedere se questa parola è spagnola, è italiana, se si dice così o se si dice colà. Quando stiamo tra di noi, damos rienda suelta a nuestra verve itañola. D’altronde se il medesimo James Joyce si diede al flusso di coscienza nel suo Ulysses, perché noi no? ¡Que fluya el itañol!

Come alcuni di voi sanno, sto facendo una ricerca di dottorato e sto studiando per l’appunto i rapporti di contatto tra lo spagnolo e l’italiano nelle comunità di bilingui. Una parte della mia ricerca è dedicata all’itagnolo.

Che ne dite, costruiamo il dizionario di itagnolo insieme? Vi chiedo di aiutarmi a compilarlo. Chi meglio di voi può farlo?

Voi che usate l’itagnolo nella vostra quotidianità, apposta o non intenzionalmente: tipo quando vi sfugge un’itagnolata e restate lì, a riflettere sull’episodio. Non vi crucciate! È perfettamente normale, in contesto bilingue, farsele sfuggire, queste itagnolate. Anzi, fanno capire quanto entrambe le lingue siano interiorizzate in voi, se avete già raggiunto la fase di equilibrio e di stabilità linguistica (ossia, se non siete ancora alle prese con la vostra L2). Per cui ripeto, non vi crucciate e prendete subito carta e penna (o pc, smartphone, tablet…), per non dimenticarvela. Questa itagnola qua vi sarà eternamente grata e anche l’intera comunità di Itañolandia! 🙂

«Ti va di inciufare con me?» O dei modi creativi e non volgari di fare proposte indecenti in itagnolo, senza fare uso di utensili per la pulizia dei pavimenti.

Ma anche voi che lo ascoltate, siete preziosi per me! Siete la testimonianza del carattere vivo e mutevole dell’itagnolo, dei suoi contesti e circostanze d’uso. Come quando la nostra Giorgia, con le sue amiche italiane a Madrid, usa il neologismo inciufare (enchufar > inciufare: attaccare alla presa di corrente). Ma lei lo usa nel senso prettamente letterale, ossia, attaccare alla corrente. Il senso figurato di cui all’immagine qui sopra è un esempio che vi do io, per farvi capire dove può e potrebbe arrivare la creatività itagnola. In effetti, ci sono quei giri di parole, quelle perifrasi, che rendono molto meglio con un’itagnolismo. Oppure a mo’ di interdizione linguistica (vedi immagine qui sopra).

Amici, l’itagnolo c’è! Come direste in italiano estrenar? Non c’è un traducente perfetto! Dovete per forza dire indossare per la prima volta. Uh, troppo lungo se si è tra itagnoli. E allora vai di estrenare o strenare! Non solo termini a sé, parole singole, ma anche intere costruzioni (ad esempio, frasi fatte, modismi) o collocazioni (queste sono l’insieme di due o più parole che normalmente vanno insieme e formano un gruppo sintattico dal significato unico: ad.es. andare in giro) trovano spesso una resa migliore grazie all’itagnolo. Succede anche in altre lingue: un esempio è il verbo tedesco holen, che significa andare a prendere, ir a buscar. E quanti prestiti che vengono da altre lingue perché nella nostra non hanno un traducente? Saudade, Déjà vu, Schadenfreude… Per non parlare dei numerosissimi anglicismi che hanno pervaso le nostre lingue. Ma io mi voglio concentrare sul rapporto tra spagnolo e italiano che, come ben sapete, è davvero interessante e singolare.

Il formulario vi può sembrare lungo, ma non lo è, davvero, perché dovete soltanto dare informazioni semplicissime che conoscete a memoria (il vostro sesso, il vostro livello d’istruzione, la vostra zona di provenienza…). E non dovete praticamente redigere nulla: ci ho già pensato io a scrivere le cose, voi dovete soltanto cliccare sulle risposte pertinenti al caso. Se invece lo compilate come «ascoltatore» (ossia, se avete ascoltato l’itagnolismo usato da qualcun altro) e non conoscete alcuni dati, basta che selezionate «non lo so». Non ci si impiega più di 3 minuti a compilarlo, davvero.

Se invece avete tutto un elenco di itagnolismi, troppi da inserire uno per uno in questo form, scrivetemi una mail e parliamone!

Questo lavoro di raccolta dati non è solo per me. Una volta raccolti i dati, processati e analizzati, saranno a disposizione di tutti noi itagnoli, appena avrò discusso la mia tesi. E sarà presto, spero! 🙂

Il divertimento sarà garantito… io non vedo l’ora di cominciare! E se l’argomento vi interessa, posso sempre scrivere dei post in cui vi tengo aggiornati sullo stato dei lavori. Perché come diceva quel film, la felicità è autentica solo se condivisa! Fatemi sapere qui sotto, nei commenti, se vi interessa, e vi terrò aggiornati! 🙂

Ecco a voi il form per partecipare al sondaggio.

Grazie di cuorizón… ops, de corazón! 😀

Acerca de Carolina Ramos

Psychologist. Trainer. Consultant on Bilingualism and Bilingual Education. School and Educational Psychology. Expertise in Psychology of Bilingualism and Neuropsychology.

14 comentarios el “L’itagnolo c’è… ora c’ho bisogno delle prove!

  1. Carola
    29 octubre 2012

    Ragazzi, esto va en serio! L’itagnolo presto avrà un riconoscimento accademico, che emozione! 🙂
    Sono lieta e onorata di dare il mio contributo, 6 anni a Madrid dan mucho de sí 😛
    Brava Carolina!!!

  2. sara
    29 octubre 2012

    ciao!
    intanto complimenti. Ti volevo chiedere una cosa di ordine metodologico: vanno bene tutti i termini itagnoli? Mi spiego: ci sono dei termini che si usano regolarmente perché nell’altra lingua non c’è una parola corrispondente (come estrenar o «tengo q scolar la pasta»), ce ne sono altri invece che sono semplici interferenze e che non vengono usati con regolarità (mio marito l’altro giorno ha detto » creo que no andaba bien» ma è un uso puntuale).

    • Carolina
      29 octubre 2012

      Sì, Sara, potete appunto specificare questa puntualità o questo carattere ricorrente nel campo «osservazioni» che ho messo alla fine del questionario.

      Grazie mille! Ne vedremo delle belle e ci divertiremo un mondo insieme! 🙂

  3. giuseppe
    29 octubre 2012

    Carissima faró del mio meglio per aiutarti , purtroppo cuando parlo con un´altro Italiano neanche mi accorgo di come lo dico , e ancora peggio , ho perso l´accento tipico italiano (o mejo romano , só de Roma Io ) gli spagnoli a volte mi confondono con uno del nord … sig…sniffff ! ,

    • Carolina
      29 octubre 2012

      Daje Giuseppe! Que seguro que algo sale. Y sabiendo además que está esta investigación en curso, a partir de ahora ya verás como te dirás «anda, este itañolismo seguro que va bien para la investigación de Carolina». 🙂

      Grazie di nuovo!!

  4. Ella
    29 octubre 2012

    Questo dizionario itagnolo è un’idea geniale, vi invierò il mio contributo senz’altro. L’itagnolo esiste, eccome!!

    • Carolina
      29 octubre 2012

      Grazie Ella!

      Certo che l’itagnolo esiste, noi siamo la prova vivente 🙂

  5. Raquel
    4 noviembre 2012

    Io sono una itañola a la inversa, cioè, una española che abita in Italia. C’è posto per me in questa bellissima comunidad???

  6. Alfredo
    9 diciembre 2012

    Sono trenta años que trabajo en america latina e visito varios pais para la venta de sistemas para aereopuertos. Hablo ingles, italiano, frances y itagnolo. No hablo castellano. Puedo far parte de esto grupo? Y como escrivo en Itagnolo> Bien?

  7. Monica
    25 enero 2013

    Me encantaria colaborar pero no consigo ver el formulario, podèis ayudarme? Lo siento!

  8. Serena
    4 febrero 2013

    Ciao! Mi chiamo Serena e sono una studentessa di lingue. Nella mia tesi di laurea magistrale ho deciso di affrontare il tema dell’itañol e di parlare anche del vostro sito, che a mio parere è ben strutturato, mi ci sono imbattuta casualmente e mi è davvero piaciuto tanto. Vi scrivo per chiedervi se sareste disposte a rispondere ad alcune mie domande di carattere generale ma soprattutto se avreste qualche dato, appunto o se siete a conoscenza di qualche libro che parli di itañol come fenomeno più culturale che linguistico, dato che non sono riuscita a trovare molto 😦 Ve ne sarei molto grata se decideste di aiutarmi a presto!!

  9. Eric
    25 julio 2013

    io ti posso parlare in Itañol: Hola ragazzi, yo naci qui in Francia di un papa italiano e la mia mama española, e ho cresciuto con estas lenguas. Para mi ce molto legame storici entre los dos paises, por ejemplo con il Regno Delle due Sicilie que fu un reino dependente del reino Español ( e primo di questo tutto il sur dell’Italia fu spagnolo). Un placer ver que c’è gente come me.
    Ci vediamo.

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